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Dialoghi allo specchio… volevo così poco…

Quando le cose cambiano è come dover ricominciare da capo perchè eri giovane e così convinta che fosse la scelta giusta quella definitiva, che non ti sei tutelata se le cose fossero andate diversamente. Per di più a complicare tutto c’è che devi fare i conti con lo scoprire un’altra te.

Ti sei sempre adattata, arrangiata, sei stata accondiscendente e dopo accondiscendente ma senza più lolitaggini. Donna finalmente e sembrava far rinnamorare lui, ma più donna diventi e più vedi le sue immaturità, più vedi le cose senza veli.

E non si finisce mai di crescere da donna… tu una che voleva solo invecchiare con lui. Potevi avere tanti desideri, chiedere cose materiali, spendere più soldi o pensare a metterne da parte se lui ti avesse tradita, e adesso…

Ora vuoi solo riavere te stessa, la tua libertà e per non sprecarla mai più con altri che non che impiegarlo con te stessa o l’essere che avete generato.

Non seguire più il cuore…

Sono sveglia da troppo, come spesso accade per qualche acciacco che non si sa da dove salti fuori. Stavolta è un dolore al lato, come l’incrinatura di un costato che ti toglie il respiro… dopo 3giorni di nottate e una settimana di dolore , ho ceduto all’analgesico.

Mi servirebbe invece un disintossicante per il cuore perchè credo di averlo avvelenato di analgesici. Ormai non sente più di respirare sotto il peso di una bombola d’ossigeno e non di respiro naturale. Ecco perchè non si accorge di stare lentamente morendo asfissiato.

Non lo so come ho fatto…o forse sì.

So come,perchè e grazie a chi sono giunta a far prevalere ciò che la mente sussurrava come una sirena. Zittendo il cuore.

Mi specchio nei suoi sguardi lasciati cadere nel vuoto e vedo una me stessa che non mi piace, che non riconosco ma che so non può più tornare ad essere com’era e lo detesto per avermi portata a diventare così.

L’attenzione è la forma più intensa della generosità… qualcosa del genere ho letto. Beh, talmente mi sono sentita circondata di disattenzioni e indifferenze, di umiliazioni gratuite e mancanze di rispetto… nella forma in cui io recepisco certi valori, sensazioni e emozioni, dalle persone che sanno come la penso, che ho iniziato a ripagare con la stessa moneta.

Sono vie che intraprendi senza scelta, vie a senso unico. Sono quei traguardi che non vorresti mai tagliare… la soddisfazione della vittoria non è lì ad attenderti, bensì trovi una pozza in cui si specchia solo la tua fatica inutile, durata anni e non Km e approdata sulla galassia del “chitel’hafattofare” !

Vallo a spiegare a chi sta’ lì, chiuso come te nel suo orgoglio stupido … quando si rifaranno vivi, io non dirò più parole per continuare la farsa. E’ ora di una bella doccia fredda per tutti e chissà che dopo, ognuno nel  suo, per una nuova strada propria, non si riesca a risentire il calore del tempo che ancora ci attende.

Riportarsi a riva…

Piove e me ne sono rimasta a letto …per alzarmi fra qualche mezz’ora e cominciare una nuova settimana. Intanto correggo un vecchio scritto e lo metto qui… non leggete se non volete incupirvi 😉

Ore 2.04

Ascolto allo sfinimento una musica che mi culla l’anima perchè ogni tanto se ne va per fatti suoi e io devo rimettermi lì, sulla mia barca con la pagaia, andarla a ripescare perchè non affoghi quando si sarà stancata di nuotare controcorrente.

Ci sono cose e casi in cui non c’è un “pronti… partenza… via” per cui si mette a fare una maratona tutta sua, ma credo senta il bisogno di sfogarsi dei ricordi che non si possono cancellare, delle sensazioni che non si possono ricacciare nel momento che si impossessano della parte più tua, quella interiore che solo tu conosci e forse manco tanto bene se poi è così difficile gestirla.

La recupero, la porto a riva e ce ne stiamo lì sotto la luna io e la mia anima. Io senza lei non  posso stare e lei senza me credo neanche…e noi due senza luna non sappiamo ri-unirci .

In quanti saremo adesso a guardarla? Quanti siamo a starcene sotto la sua luce a ricaricare quei pensieri che bilanceranno gli altri smarriti chissà dove durante il giorno?

Stasera la brezza asciuga il  sudore mio speso per riportare qui l’anima e asciuga lei dall’acqua che l’ha impregnata.

Spremo le sue vesti. Lei si spoglia e lascia che tutto si asciughi al venticello fresco mentre io vorrei avere qualcosa per coprirmi.

Silenzio e luce fioca, attesa e posti vuoti in cuore, un replay nel profondo e il buio intorno che cerca di dar sonno e pace… fino alla prossima notte.

Poi tutto ricomincia per un motivo incomprensibile, un bisogno inspiegabile di lenire i dolori passati, le mancanze irrimediabili, la voglia di smetterla con la parte di mondo che non capirà mai nè me, nè le anime per metà rabbuiate, nè la luna.

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LUNA (testo). Canta: Alessandro Safina

Only you can hear my soul
Only you can hear my soul

Luna tu
Quanti sono i canti che risuonano
Desideri che attraverso i secoli
Han solcato il cielo per raggiungerti
Porto per poeti che non scrivono
E che il loro senno spesso perdono
Tu accogli i sospiri di chi spasima
E regali un sogno ad ogni anima
Luna che mi guardi adesso ascoltami

Only you can hear my soul

Luna tu
Che conosci il tempo dell’eternità
E il sentiero stretto della verità
Fà più luce dentro questo cuore mio
Questo cuore d’uomo che non sa, non sa
Che l’amore può nascondere il dolore
Come un fuoco ti può bruciare l’anima

Luna tu
Tu rischiari il cielo e la sua immensità
E ci mostri solo la metà che vuoi
Come poi facciamo quasi sempre noi
Angeli di creta che non volano
Anime di carta che si incendiano
Cuori come foglie che poi cadono
Sogni fatti d’aria che svaniscono
Figli della terra e figli tuoi che sai

Che l’amore può nascondere il dolore
Come un fuoco ti può bruciare l’anima
Ma è con l’amore che respira il nostro cuore
È la forza che tutto muove e illumina

Only you can hear my soul
Alba lux, diva mea, diva es silentissima
Only you can hear my soul
Alba lux, diva mea, diva es silentissima.