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Non seguire più il cuore…

Sono sveglia da troppo, come spesso accade per qualche acciacco che non si sa da dove salti fuori. Stavolta è un dolore al lato, come l’incrinatura di un costato che ti toglie il respiro… dopo 3giorni di nottate e una settimana di dolore , ho ceduto all’analgesico.

Mi servirebbe invece un disintossicante per il cuore perchè credo di averlo avvelenato di analgesici. Ormai non sente più di respirare sotto il peso di una bombola d’ossigeno e non di respiro naturale. Ecco perchè non si accorge di stare lentamente morendo asfissiato.

Non lo so come ho fatto…o forse sì.

So come,perchè e grazie a chi sono giunta a far prevalere ciò che la mente sussurrava come una sirena. Zittendo il cuore.

Mi specchio nei suoi sguardi lasciati cadere nel vuoto e vedo una me stessa che non mi piace, che non riconosco ma che so non può più tornare ad essere com’era e lo detesto per avermi portata a diventare così.

L’attenzione è la forma più intensa della generosità… qualcosa del genere ho letto. Beh, talmente mi sono sentita circondata di disattenzioni e indifferenze, di umiliazioni gratuite e mancanze di rispetto… nella forma in cui io recepisco certi valori, sensazioni e emozioni, dalle persone che sanno come la penso, che ho iniziato a ripagare con la stessa moneta.

Sono vie che intraprendi senza scelta, vie a senso unico. Sono quei traguardi che non vorresti mai tagliare… la soddisfazione della vittoria non è lì ad attenderti, bensì trovi una pozza in cui si specchia solo la tua fatica inutile, durata anni e non Km e approdata sulla galassia del “chitel’hafattofare” !

Vallo a spiegare a chi sta’ lì, chiuso come te nel suo orgoglio stupido … quando si rifaranno vivi, io non dirò più parole per continuare la farsa. E’ ora di una bella doccia fredda per tutti e chissà che dopo, ognuno nel  suo, per una nuova strada propria, non si riesca a risentire il calore del tempo che ancora ci attende.

Riportarsi a riva…

Piove e me ne sono rimasta a letto …per alzarmi fra qualche mezz’ora e cominciare una nuova settimana. Intanto correggo un vecchio scritto e lo metto qui… non leggete se non volete incupirvi 😉

Ore 2.04

Ascolto allo sfinimento una musica che mi culla l’anima perchè ogni tanto se ne va per fatti suoi e io devo rimettermi lì, sulla mia barca con la pagaia, andarla a ripescare perchè non affoghi quando si sarà stancata di nuotare controcorrente.

Ci sono cose e casi in cui non c’è un “pronti… partenza… via” per cui si mette a fare una maratona tutta sua, ma credo senta il bisogno di sfogarsi dei ricordi che non si possono cancellare, delle sensazioni che non si possono ricacciare nel momento che si impossessano della parte più tua, quella interiore che solo tu conosci e forse manco tanto bene se poi è così difficile gestirla.

La recupero, la porto a riva e ce ne stiamo lì sotto la luna io e la mia anima. Io senza lei non  posso stare e lei senza me credo neanche…e noi due senza luna non sappiamo ri-unirci .

In quanti saremo adesso a guardarla? Quanti siamo a starcene sotto la sua luce a ricaricare quei pensieri che bilanceranno gli altri smarriti chissà dove durante il giorno?

Stasera la brezza asciuga il  sudore mio speso per riportare qui l’anima e asciuga lei dall’acqua che l’ha impregnata.

Spremo le sue vesti. Lei si spoglia e lascia che tutto si asciughi al venticello fresco mentre io vorrei avere qualcosa per coprirmi.

Silenzio e luce fioca, attesa e posti vuoti in cuore, un replay nel profondo e il buio intorno che cerca di dar sonno e pace… fino alla prossima notte.

Poi tutto ricomincia per un motivo incomprensibile, un bisogno inspiegabile di lenire i dolori passati, le mancanze irrimediabili, la voglia di smetterla con la parte di mondo che non capirà mai nè me, nè le anime per metà rabbuiate, nè la luna.

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LUNA (testo). Canta: Alessandro Safina

Only you can hear my soul
Only you can hear my soul

Luna tu
Quanti sono i canti che risuonano
Desideri che attraverso i secoli
Han solcato il cielo per raggiungerti
Porto per poeti che non scrivono
E che il loro senno spesso perdono
Tu accogli i sospiri di chi spasima
E regali un sogno ad ogni anima
Luna che mi guardi adesso ascoltami

Only you can hear my soul

Luna tu
Che conosci il tempo dell’eternità
E il sentiero stretto della verità
Fà più luce dentro questo cuore mio
Questo cuore d’uomo che non sa, non sa
Che l’amore può nascondere il dolore
Come un fuoco ti può bruciare l’anima

Luna tu
Tu rischiari il cielo e la sua immensità
E ci mostri solo la metà che vuoi
Come poi facciamo quasi sempre noi
Angeli di creta che non volano
Anime di carta che si incendiano
Cuori come foglie che poi cadono
Sogni fatti d’aria che svaniscono
Figli della terra e figli tuoi che sai

Che l’amore può nascondere il dolore
Come un fuoco ti può bruciare l’anima
Ma è con l’amore che respira il nostro cuore
È la forza che tutto muove e illumina

Only you can hear my soul
Alba lux, diva mea, diva es silentissima
Only you can hear my soul
Alba lux, diva mea, diva es silentissima.

Profumo di mare nel vento… di care estati e di nonni.

Stanotte mi sono svegliata sudata… avevo sognato del mare ma in maniera irrequieta. Mi sono svegliata che sentivo quasi l’odore del mare nel vento del sogno.

L’utima volta che sono stata in una casa al mare affittata dai miei avevo … avevo… sì, 7 anni e fu perché nata mia sorella mia madre si era presa un esaurimento nervoso. Lei non mangiava, non dormiva e quand’ebbe 2anni il medico sentenziò che aveva bisogno di aria di mare. Io gliene avrei dato (nfront’ però) di montagna, sì a farla scalare i monti sai che fame e che sonno le sarebbero venuti! Infatti non conclusero nulla i miei…

Per me invece fu l’unico anno memorabile della mia fanciullezza, l’unica fase in cui ho potuto sentire che ero ancora una bambina!

“Gelato al cioccolato dolce un po’ salato tu gelato al cioccolato…” quella fu l’unica estate che sia riuscita a memorizzare una canzone. E poi “Su di noi  nemmeno una nuvola, su di noi l’amore è una favola…”

Lui Pupo, che manco conoscevo di viso, era il più gettonato del jubox, caro vecchio jubox… e poi Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Gino Paoli, DikDik e tutti quei gruppi fra cui facevo confusione.

Ricordo le scale di Cetara dov’era la casa, i tonni squartati appena pescati e venduti freschi a tranci con una vastità di altra qualità di pesci. Però non ricordo i sapori, ho davanti solo le immagini di tutto: me che corro coi cugini che venivano a trovarci, l’interno di quel monolocale, la spiaggia con una palafitta in fondo,sulle pietre bianche, dove c’era il bar da cui attingevo ghiaccioli e musica… le partite al biliardino e gli sguardi di Vittorio quel giovane barista che si divertiva a vedere una bella bambina che sapeva di maschiaccio e che a vedersi non l’avrebbe mai detto. Ricordo la mia collezione di vetri levigati residui di bottiglie rotte… mi ricordo pure il taglio che per questo mi feci sotto i piedi nel mare.

Che ricordi, che immagini… forse quando sarò vecchia non li avrò più o forse come fu per mia nonna mi tornerà alla mente di tutto e di più.

Nonna… non ci riesco mi spiace… non è servito come vedi che tu mi abbia lasciato in pace nei sogni… più passano gli anni nella tua mancanza e più nostalgia ho di te. Vorrei solo trovarmi ora lì, su quella spiaggia, da sola a pensarti.

Urge distrazione , magari un po’ dei vostri ricordi al mare da bambini… di vacanze fanciullesche… dei vostri nonni.

rossanafonte foto http://skuro.wordpress.com/

 

Tutto cio’ che non viene donato viene perduto.

Non mi capacito delle volte che in due mesi l’ho risistemato… sta buono una settimana e poi si rimette sbilenco. Vibrazioni, lo so son quelle a infastidire quel quadro.

Le stesse che scombinano le nostre vite quando meno te lo aspetti (come la prima bronchite lo scorso inverno , che mi sono presa non si sa come e che era arrivata come notizia fulminante a concludere un anno out), o quando ci si predispone  a essere positivi, a essere diversi o sempre migliori, quando finalmente le cose sembravano girare per il verso giusto oppure quando tu ti sei messo nella prospettiva adatta alle cose della vita… una semplice vibrazione e si sbilenca ogni linea temporale, ogni pensiero.

No, non siamo così fragili… o forse sì? 

Non comprendiamo che nulla dura più di un attimo di felicità o dolore, che la vita è evoluzione continua, che non puoi costruire pensando che sarà tuo e per sempre. 

Su questa Terra nulla è di nessuno e nulla dura. L’unica cosa che è davvero tua e che dura dall’infinito è la tua Anima.

Ho appena letto un proverbio indiano: “Tutto ciò che non viene donato va perduto”.

L’ho capito da tempo e sto studiando per l’applicazione pratica… ma sono studi che non finiscono mai! Peccato però per tutto l’Amore che va sprecato perchè pochi comprendono certe cose apparentemente così logiche. 

La cosa più dura è imbattersi in chi non accetta doni o non sa accettarli ..per paure insite in se stessi o per idee prevenute ormai nostre ma in realtà proprietà di chi ci cresce.

L’Anima e quel proverbio sono strettamente correlati… lo so!

cuore nel rotolo di buste d'immondizia

Il titolo mi mette in crisi…

Sì, dare un titolo è una cosa che mi mette in crisi perchè quando comincio a sentire il bisogno impellente di scrivere, non so cosa scriverò, dove andrò a parare, che pasticcio farò. E alla fine ho così divagato che al vario non so comunque che titolo dare. E’ come quando sento il bisogno di dolce e mi metto a impastare qualche ricetta sapendo che come mio solito la modificherò per cogliere l’occasione di sperimentare.

Stamane devo portare la Bs dal dentista, lunedì eco per me, poi a fare un certificato per iscrivere in palestra la Signorinamifaiperderelapazienza. E se l’è cercata…glielo dissi che doveva fare sport per il suo problema, ma lei ha atteso di essere costretta da una prescrizione medica. Perchè continui a voler passare per stupida quando stupida non è, non lo capirò mai. Sì,forse è comodo ma ci si rimette sempre. Però tre di loro dello stesso segno a far la stessa cosa. Sarà mica una caratteristica zodiacale?

E sì, dimenticavo di dovermi cercare un ortopedico per curare questi gomiti provati da fatiche che avrebbero dovuto far altri. Sì, mi sta bene così imparo la prossima volta a fregarmene. E meno male che son quella che ha detto “adesso stop” al dare, dare e dare sempre.

Ma come sempre a voler guardare meglio c’è qualcosa che controbilancia il pesante, il grigio, il brutto dell’andazzo (c’è di peggio e poteva andare peggio, quindi dico brutto per dire). Sì, perchè in questo periodo ho ritrovato non un minimo ma di più, di interazioni che mi fanno bene.E anche quelle approvazioni che non cerchi ma giungono a tirarti in su una guancia in un sorriso di soddisfazione inattesa.

Ieri ho scritto a kj un sms dopo che il suo l’ultimo era stato a marzo. Ma fra tutto quel che ho passato e il trasloco e i problemi, non avevo testa per nessuno e nient’altro. Chissà se sarà comprensiva anche stavolta. Ci siamo sempre sentite due volte l’anno e tenute più in contatto con le lettere. Sì, c’è chi scrive ancora lettere e fa della sana corrispondenza. Se ami la carta e la scrittura dubito una vita senza penne in mano, senza libri cartacei, senza colla per inserire una pagina che avevi strappato per la rabbia.

Ecco oggi vorrei mi rispondesse perchè sono parecchio in pensiero…sia per lei che per la paura voglia smettere di scriverci.

Succedesse , non sarà nulla, passerà. Solo che  mentre si metabolizzano delle perdite è doloroso. E ci vuole tempo per abituarti che non ci sarà più quella persona per te. Capita di pensare che devi fare quella cosa ma poi di ricordarti che no, è tutto finito. Come quando è morto mio padre o mia nonna…o per assurdo anche come quando la Bs è stata via 8mesi e io per i primi due mi ritrovavo a guardare l’orologio alle 9 e chiedermi perchè ancora non avesse tirato su le tapparelle in camera sua. Quache volta sono pure andata ad aprire quella porta per svegliarla come spesso facevo. Che brutta sensazione …forse ho solo paura di affrontare altre morti. Che brutta sensazione provarsi che la memoria non funzionava a dovere. Ok, è un’altra delle mie caratteristiche la memoria schifosissima, ma non mi ci rassegno mai. A volte mi chiedo se fra 5/10anni non mi ritroverò con l’Alzheimer.

No, in questo periodo non sembra succeda nulla di tangibile, ma la strana calma che provo mi sembra come quella che precede certe tempeste. Eppure non mi sento tesa, sulle spine come quando stai per aspettarti un trambusto destabilizzante. Sarà che la meditazione sta funzionando. Mah e boh!!!

Insomma stamane non avevo bisgono di dire nulla di che al mondo, ma solo voglia di buttar giù queste chiacchiere che si filano a vicenda appena sveglia. Credo che oggi pomeriggio ci vado in libreria . Voglio comprare quello scritto di Albert Espinosa.

Ciao…

Ps: dimenticavo…a fine post mi compare un format dove mi si dice che possono comparire pubblicità …devo ancora capire come si tolgono. Voi le vedete leggendomi o commentando? Abbiate pazienza!